Blog realizzato in contemporanea al corso di Storia della Tecnologia del prof. Vittorio Marchis presso il Politecnico di Torino

mercoledì 27 aprile 2011

Iconografia della Musica

ARTE
Opera: "I musici";
Autore: Michelangelo Merisi da Caravaggio;
Data: 1594-1595;
Tecnica: Olio su tela;
Dimensioni: 92 x 118,5 cm;
Museo: Metropolitan Museum of Art, New York.

INNOVAZIONE
Theremin (clicca per video)- Nel 1919 Lev Sergeevic Termen inventa il primo strumento musicale elettronico, il Theremin
COPERTINA DI UN LIBRO
Chamber Music - Prima raccolta di poesie pubblicate da James Joyce nel 1907

FRANCOBOLLO
Francobollo raffigurante Ludwig van Beethoven emesso in India nel 1970;
Valore: 20 Rupie indiane;
Emesso in commemorazione del bicentenario della nascita di Beethoven.

FUMETTO

G. Berardi – I. Milazzo, Ken Parker – Diritto e rovescio, n. 36, op. cit., pag. 56
FILM
Titolo originale: The Blues Brothers;
 Paese: USA;
Anno: 1980;
Regia: John Landis;
con John Belushi, Dan Aykroyd, James Brown, Cab Calloway, Ray Charles, Aretha Franklin.


ARTICOLO DI GIORNALE
Gli strumenti della musica - Articolo scritto da Massimo Mila e apparso su "La Stampa" il 08/06/1978, numero 130, anno 112 - pagina 3

"Tutto quel che suona è musica"
                                      Cage John

mercoledì 20 aprile 2011

Decibel

Il decibel è l’unita di misura convenzionale con la quale si misura il livello sonoro.
Non è possibile misurare il suono in W perciò nasce una misurazione di tipo logaritimico.

Il decibel (dB) è definito come: 10 * log10 P/P0

dove P è la misura in Pa della pressione sonora e  P0 è il livello standard di riferimento, cioè il livello minimo di udibilità stabilito in 20 micro pascal, essendo questo il più piccolo valore di pressione in grado di produrre una sensazione sonora in un orecchio normale.

Scala Decibel con esempi


La sensibilità dell’orecchio umano, considerata nella sua estensione massima, va dai 16-20 Hz ai 16-20 kHz. Naturalmente questi limiti non sono arbitrari e variano da individuo ad individuo e subiscono variazioni in base all’età. Ma non solo, l’orecchio umano presenta sensibilità diverse alle varie frequenze, cioè due suoni che hanno lo stesso livello di pressione sonora, a diverse frequenze possono provocare diverse sensazioni sonore. Tale comportamento differenziato si evidenzia con la famiglia delle curve isofoniche (fig.1), cioè curve ricavate statisticamente e mostrano che la zona di maggior sensibilità uditiva è compresa tra i 1000 e i 4000 Hz.

Fig.1 Curve isofoniche

"La musica è il miglior mezzo per sopportare il tempo"
                                                                                Wystan Hugh Auden

sabato 16 aprile 2011

Pitagora e la musica

La tradizione attribuisce a Pitagora la scoperta della progressione armonica delle note della scala musicale (almeno come noi la intendiamo nel mondo Occidentale dato che esistono differenti modi di notazione musicale, come ad esempio nella musica araba). Pitagora constatò che gli intervalli musicali e l’altezza delle note corrispondono alla lunghezza relativa delle corde in vibrazione. In pratica, dividere una corda tesa in base a numeri interi consecutivi genera suoni armoniosi e piacevoli, “consonanti”.
Fig.1: Pitagora (Samo, 575 a.C. - Metaponto, 495 a.C.)

Al contrario, se due note (due differenti vibrazioni) sono scelte a caso e vengono emesse contemporaneamente, il suono che ne risulta è “dissonante”. Solo poche combinazioni sono gradevoli, pochi intervalli sono consonanti.Così Pitagora, utilizzando delle semplici corde che egli faceva vibrare, scoprì che l’unisono si ottiene quando le lunghezze di due corde sono identiche (rapporto di 1:1), l’ottava quando le corde sono una la metà dell’altra (1:2), la quinta in rapporto di 2:3 (ovvero, se una la vibrazione di una corda di una data lunghezza produce un DO, una corda lunga i 2/3 della precedente produce un SOL), realizzando in questo modo la Scala Pitagorica, fig.2.

Fig.2: Scala Pitagorica

Per ulteriori informazioni vi rimando a questo documento di Nicola Chiriano, "Pitagora e la musica"


"La musica è il miglior mezzo per sopportare il tempo."

                                                       Wystan Hugh Auden

giovedì 14 aprile 2011

Musica e letteratura: la Bibbia

Nel primo libro delle Cronache della Bibbia, datato intorno al 330 - 250 a.C., si trova uno dei primi riferimenti alla musica e ad alcuni strumenti gia analizzati in questo blog.

"Quindi Davide, insieme con i capi dell'esercito, separò per il servizio i figli di Asaf, di Eman e di Iduntun, che eseguivano la musica sacra con cetre, arpe e cembali [...]"  (1Cr 25:1)
Nota: il cembalo si riferisce ad uno strumento musicale (fig.1) a corde risalente al 300 a.C., meglio noto come salterio.

fig.1 Suonatori di salterio o cembalo



"La musica tradizionale è basata su esagrammi. Proviene dalle bibbie, da epidemie e carestie, e gira intorno alla morte"
                                                                                   Bob Dylan 


martedì 12 aprile 2011

Acustica delle caverne

Graffiti rupestri
 Riguardo questo argomento vi segnalo un interessante articolo di Andrea Bettini pubblicato su "La Repubblica" il 2 luglio del 2008.

"ROMA - Migliaia di anni fa, alla luce tremolante delle torce, gli antichi abitanti della Francia si radunavano nelle caverne, in spazi decorati da pitture rupestri. Lì probabilmente cantavano e suonavano perché i luoghi, a quanto pare, non erano scelti a caso: i segni sulle pareti venivano realizzati dove l'acustica era migliore. Le cavità dove ancora oggi si possono ammirare scene di caccia e raffigurazioni di animali, insomma, erano le prime sale da concerto.

Che molte pitture rupestri avessero un significato religioso è chiaro da tempo. Non è quindi strano che nelle loro vicinanze si svolgessero dei rituali. Iegor Reznikoff, dell'Università di Parigi X, è però andato oltre, trovando una correlazione tra alcune caratteristiche delle grotte e la presenza di queste opere d'arte preistorica. Un legame che mette in luce aspetti particolari della vita dell'epoca.


Reznikoff, che domani a Parigi parlerà delle sue ricerche durante il convegno internazionale Acoustics'08, è uno specialista nello studio delle proprietà acustiche degli edifici antichi. "La prima volta che mi è capitato di entrare in una caverna - racconta a Discovery News - ho controllato la risonanza in più punti e la domanda è sorta velocemente: c'è una relazione con la posizione delle pitture?".


Il ricercatore ha quindi deciso di inoltrarsi in alcune delle più note grotte francesi, come quelle di Niaux o di Arcy-sur-Cure. Lì ha condotto una serie di test sonori per individuare, ad esempio, le zone con eco migliore e quelle dove il suono si propaga meglio.


La conclusione di Reznikoff è che gli artisti preistorici tenevano in grande considerazione l'acustica delle caverne, un aspetto che conoscevano bene perché spesso ascoltare il rimbombo della propria voce è l'unico modo per orientarsi nei cunicoli bui e capire cosa ci sia più avanti. In base alle sue rilevazioni, la localizzazione e la densità delle pitture rupestri è direttamente proporzionale alla "qualità sonora" del luogo: la maggior parte delle opere d'arte preistorica in quelle cavità si trova cioè nei punti migliori per cantare e suonare. E dove l'acustica era buona ma dipingere era impossibile, ad esempio in passaggi stretti, venivano tracciate delle linee rosse.



Arti visive e musica, all'epoca, erano insomma strettamente collegate. Una parete adatta, sembrano suggerire i risultati dello studio, non era sufficiente per dare il via alle decorazioni. In quei luoghi, per fini religiosi o di altro genere, si doveva anche cantare o suonare e magari, nella penombra, ascoltare nell'eco la risposta della roccia. "





"La musica è il genere di arte perfetto. La musica non può mai rivelare il suo segreto più nascosto"
                                                                                                                          Oscar Wilde 

venerdì 8 aprile 2011

Strumenti a percussione


Lo strumento a percussione è uno strumento musicale che suona quando percosso, colpito, agitato dalle mani del musicista, o attraverso appositi strumenti quali bacchette, spazzole o battenti.
Come abbiamo visto nei post precendenti l'uso degli strumenti a percussione accompagna l'uomo dalla notte dei tempi.
Esistono due tipi di strumenti a percussione: i membranofòni (fig.1; clicca per video) e gli idiofoni.
fig.1 Vari esempi di membranofoni
I membranofoni producono il suono attraverso le vibrazioni di una membrana tesa, come avviene nei tamburi. La membrana è costruita con materiali differenti da cultura a cultura e in base all'epoca storica, in era paleolitica era ricavata da pelle animale, naturalmente ai giorni nostri sono utilizzati materiali sintetici.


fig.2 Il triangolo: un'idiofono a suono indeterminato

 La seconda famiglia degli strumenti a percussione è costituita dagli idiòfoni cioè strumenti musicali costruiti con materiali diversi, per esempio il metallo (piatti e tringoli fig.2), il legno (nacchere; clicca per video), granelli contenuti in oggetti cavi (maracas; clicca per video) o materie plastiche.

Inoltre gli strumenti a percussione si suddividono in strumenti a suono determinato, che sono suonati controllando la nota prodotta, mentre quelli a suono indeterminato sono utilizzati con funzione di abbellimeno e scansione dei ritmi.




               "La musica è una rivelazione, più alta di qualsiasi saggezza e di qualsiasi filosofia"
                                                                                                                           Ludwig van Beethoven
                                       
                                                                                                               

Musica nell'antica Grecia

Lezione di musica
 Nella storia della cultura occidentale, l'antichità greca ha rappresentato un modello dal punto di vista dell'architettura, della scultura e della letteratura. diversamente è avvenuto per la musica, infatti ci sono pervenuti solo alcuni frammenti e di difficile interpretazione. Alla tradizione greca dobbiamo riconosce l'invenzione del sistema diatonico cioè la scala di sette suoni e gli intervalli di tono-semitono.
fig.1 Suonatore di aulos

In linea di massima, possiamo distinguere tre grandi periodi all'interno della cultura musicale greca:

1- Periodo arcaico: dalla fine del VIII sec ai primi del VII sec a.C.
2- Periodo classico: dal VI sec al IV sec a.C.
3- Periodo ellenistico-romano: dal IV sec fino al 146 a.C.
fig.2 Musa con cetra

Come per il periodo preistorico ci sono pervenuti solo alcuni frammenti, quindi non siamo in possesso di prove dirette, ma attraverso opere di pittura e di scultura sappiamo che gli antichi greci producevano vera e propria musica.
fig.3 Flauto di Pan

Gli strumenti maggiormente utilizzati erano a corda e a fiato: ricordiamo l'aulos (fig.1; clicca per video), lo strumento privilegiato dalla divinità Dionisio; la cetra o lira (fig.2; clicca per video), ritenuta sacra per il culto di Apollo e il flauto di pan (fig.3), formato da 7 canne disposte una vicino all'altra.
Tra gli strumenti a percussione ricordiamo i tamburi, i cimbali e i sistri.

Per ulteriori informazioni e/o foto vi rimando a questi documenti (doc.1; doc.2) sulla musica greca.

 
"La musica può donare delle ali ai vostri pensieri e illuminare la vostra anima di una luce eterna"
                                                                                                                                   Platone

giovedì 7 aprile 2011

Walter Maioli e la paleorganologia

Waler Maioli in una delle sue esibizioni
Waler Maioli (clicca per ulteriori info) nasce a Milano nel 1950, artista, ricercatore e specializzato in archeologia sperimentale, da più di 35 anni si occupa dei suoni e delle musiche della natura, della preistoria e dell'antichità. Specialista in paleorganologia (clicca per ulteriori info e foto), cioè la scienza che studia l'origine degli strumenti musicali, è compositore, flautista e pluristrumentista.

Le origini: il suono e la musica di Walter Maioli

"In conclusione, dopo trent’anni e più di sperimentazioni posso affermare che gli strumenti musicali preistorici hanno delle straordinarie qualità acustiche  che vanno letteralmente oltre quelle dei normali strumenti musicali. Possono produrre e suggerire musiche dai suoni microscopici , impalpabili e sottilissimi, personali, come quelli delle pietre sfregate o degli archi a bocca sino a giganteschi boati che entrano nel paesaggio. Frequenze sonore estreme dagli infrasuoni dei rombi agli ultrasuoni di sonagliere di conchiglie e fischietti."
                                                                                                                                Walter Maioli

Musica nella preistoria

La musica preistorica è la forma primordiale di musica ( 40000 anni fa circa ) che veniva prodotta in tempi antichi dalle popolazioni umane. Naturalmente non esistono, o per lo meno, non siamo in possesso di prove dirette del fatto che esistessero popolazioni della specie Homo, in grado di produrre suoni e per estensione, musica.
fig.1 Sonagli di conchiglie
Vi sono varie ipotesi sull'origine della musica e sui motivi per cui sia nata. Forse per imitare suoni e rumori naturali (ad esempio i rumori dell'acqua, del vento, etc.) che si credeva manifestassero l'esistenza degli spiriti. Quindi la musica ne avrebbe imitato anche l'effetto, quale per esempio la buona riuscita di una battuta di caccia.
fig.2 Strumento della famiglia dei raschiatori

Gli scavi archeologici sul periodo paleolitico hanno portato alla luce vari strumenti a percussione che venivano utilizzati in misura maggiore dai cacciatori, tra questi troviamo: i sonagli (fig.1), cioè piccoli oggetti quali noci,conchiglie, semi, denti di animali legati insieme da una cordicella derivata da budella animale e i sonagli di zucca cioè zucche vuote riempite di sassolini o semi.
Un'altra famiglia di strumenti rinvenuti sono i raschiatori (fig.2), ovvero strumenti dentellati ricavati da gusci, bastoni, conchiglie ed ossa che si raschiavano con un secondo oggetto rigido. E successivamente i primi strumenti a fiato: flauti a tacca, flauti a fessura (fig.3), trombe (fig.4; clicca per suono) ricavate da conchiglie(clicca per suono), ossa e corna animale.
fig.3 Flauto a fessura ricavato da una tibia di cervo
fig.4 Tromba ricavata da un corno

Strumenti particolari e più complessi sono rappresentati dall'arpa di terra e dall'arco musicale.
L'arpa di terra era ricavata scavando una buca nel terreno e ricoperta di corteccia d'albero. Sopra di essa si tendeva una corda, ottenuta con budella animali, e facendola vibrare si otteneva una curiosa risonanza. L'arco musicale, invece, era formato da un ramo flessibile ( per esempio il nocciolo) curvato tramite una corda tesa e tra le due estremità si trovava un risuonatore a zucca ( cioè una primordiale cassa di risonanza) destinato ad ampliare il suono della corda che veniva pizzicata.
Questi due strumenti possono essere definiti come gli antenati degli strumenti a corda attuali.

Per altre informazioni e/o foto vi invito a visitare questo sito di archeologia sperimentale.

               
   "La musica è l'alimento dell'amore"
                                                                            William Shakespeare

martedì 5 aprile 2011

Definizione

Volendo dare una definizione prettamente scientifica,  la parola musica possiamo definirla come l'arte e la scienza dei suoni e del tempo. Si tratta di arte in quanto è costituita da un complesso insieme di norme e pratiche che determinano gradevoli effetti sonori in grado di comunicare emozioni diverse ad ogni individuo; si tratta di scienza in quanto è alla base di studi sulla nascita, l'evoluzione, l'analisi e sulla struttura della musica.
Generalmente i suoni vengono generati attraverso il canto o mediante gli strumenti musicali che, attraverso i principi della fisica acustica, permettono la percezione da parte di un individuo.


"La musica è l'armonia dell'anima"
                                                      Alessandro Baricco

domenica 3 aprile 2011

Etimologia

L'origine e l'esatta etimologia della parola musica non è stata ancora identificata nonostante ci siano numerosi dibattiti su questo argomento.
fig.1 Clio, la storia; Thalia, la commedia; Erato, la poesia amorosa; Euterpe, la poesia lirica

fig.2 Polimnia, il mimo; Calliope, la poesia epica; Tersicore, la danza; Urania, l'astronomia; Melpomene, la tragedia.
La teoria più accreditata resta comunque in collegamento con la lingua greca. Etimologicamente il termine musica deriva dall'aggettivo greco μουσικός/mousikos, di chiaro riferimento alle figure delle Muse di origine greca e latina, con un collegamento alla tecnica, anch'esso derivante dal greco τέχνη/techne. Originariamente il termine non indicava una particolare arte, bensì tutte le arti delle Muse (che come sappiamo erano nove e ognuna rappresentava un'arte in particolare fig.1-2), e si riferiva a qualcosa di perfetto ed ideale.

E' possibile trovare l'etimologia della parola Musica tratta dal dizionario a questo link.


                    "I poeti che non s'interessano alla musica sono, o diventano, cattivi poeti"
                                                                                                                                            Ezra Pound

sabato 2 aprile 2011

Dizionario

Prima di cominciare a scoprire la tecnica e la storia alla base della musica, è necessario conoscere le varie traduzioni nelle lingue piu importanti. Dalle più antiche alle più moderne.

musica.............................................( Italiano )
music...............................................( Inglese )
musique...........................................( Francese )
μουσική..........................................( Greco )...........................................pronuncia: "musiché"
muziek.............................................( Olandese )
Musik...............................................( Tedesco )
música..............................................( Spagnolo )
musĭca, -ae........................................( Latino )
音乐.................................................( Cinese, han semplificato ).............pronuncia: "Yīnyuè"
音樂.................................................( Cinese, han tradizionale )..............pronuncia: "Yīnyuè"
음악.................................................( Coreano ).......................................pronuncia: "eum-ag"
音楽............................................(Giapponese)...............................pronuncia: "Ongaku"
музыка.......................................(Russo).......................................pronuncia: "muzyka"
मूसी................................................(Hindi).................................. ....pronuncia: "Mūsī"

                   
                                               "Senza musica la vita sarebbe un errore"
                                                                                                        Friedrich Wilhelm Nietzsche





venerdì 1 aprile 2011

Introduzione

La musica nel mondo è sempre esistita, forse anche da prima che se ne avesse una testimonianza. Ogni cultura ed ogni popolazione ha sempre avuto una sua forma di musica che si è protratta fino ai giorni nostri, dalle popolazioni antiche come gli egizi e greci fino ad arrivare ai giorni nostri con i più svariati gruppi musicali. Nonostante questo tutte le popolazioni sono accomunate delle forti emozioni che la musica riesce a regalare.

                            "La musica è una delle vie per le quali l'anima ritorna al cielo"
Torquato Tasso