Blog realizzato in contemporanea al corso di Storia della Tecnologia del prof. Vittorio Marchis presso il Politecnico di Torino

venerdì 24 giugno 2011

"Un feltro lungo 150...anni" e la musica

Locandina de "Un feltro lungo 150...anni" presso il Lingotto di Torino
Chiudo questo blog sulla musica con delle fotografie da me realizzate presso il Lingotto di Torino il giorno 26 maggio 2011 al termine della conferenza sul nuovo "Rotolone" del prof. Vittorio Marchis.
Centoventi metri di feltro industriale, colori vinilici e un pizzico di fantasia raccontano la storia dell'industria torinese ed italiana dall'Unità ad oggi.

Particolare del feltro con un riferimento alla radio
E' interessante notare come all'interno dell'opera ci sia un riferimento alla radio e quindi per estensione alla musica. Infatti Torino è definita la culla della radio e all'interno del Museo storico sono conservati pezzi storici e singolari della radiofonia. 800 oggetti funzionanti ed originali a partire da Marconi fino ad arrivare alla radio moderna.

Linea del Tempo

  • Paleolitico (2 milioni di anni fa - 10000 anni fa): Alcuni individui della specie Homo producono rudimentali strumenti musicali e per la prima volta realizzano della musica;
  • 580 a.C. : Pitagora intuì la relazione fra i rapporti frazionari e il suono;
  • 280 a.C. : L'ingegnere e scienziato Ctesibio di Alessandria inventa l'organo idraulico;
  • 1150 circa d.C. : Guido d'Arezzo  compone "Ut queant laxis" da cui derivano i nomi moderni delle note;
  • 1490 - 1495 d.C. : Ottaviano Petrucci sviluppa il sistema di stampa musicale "a triplice impressione";
  • 1722 d.C. : Johann Sebastian Bach compone "Clavicembalo ben temperato", pietra miliare del sistema tonale;
  • 1900 d.C. : Reginald Fessenden, per la prima volta, il 23 Dicembre 1900, riesce a trasmettere la propria voce a circa 1,5 km di distanza utilizzando le onde radio;
  • 1919 d.C. : Lev Sergeevic Termen inventa il primo strumento musicale elettronico, il "Theremin";
  • 1947 d.C. : Per la prima volta nella storia un veivolo, in questo caso l'aereo da combattimento "F-14 Tomcat" abbatte il muro del suono;
  • 1983 : I CD (compact disc) vengono usati per la prima volta per commercializzare musica, sostituendo quasi del tutto il vinile;
  • 2000 : Shawn Fanning scrive il programma di file sharing, "Napster", utilizzato prevalentemente per la condivisione di file audio on line;
  •  2001 : La Apple di Steve Jobs lancia sul mercato mondiale l'Ipod, il nuovo ed innovativo lettore musicale che rivoluzionerà il mondo della musica.

giovedì 9 giugno 2011

Protagonisti della musica

Pitagora (Samo, circa 575 a.C. - Metaponto, circa 495 a.C.): Nell'antica Grecia naque una scienza, ossia la matematica, che è parte fondamentale della musica. Pitagora fu il primo a capirne le relazioni per esempio fra i rapporti frazionari e il suono.

Guido d'Arezzo ( circa 992 - circa 1050 ): a questo personaggio si deve la nascita della notazione musicale con l'inno "Ut queant laxis".

Ottaviano Petrucci (Fossombrone, 18 Giugno 1466 - Venezia, 7 Maggio 1539): fu l'inventore della stampa musicale a caratteri mobili, definita "a triplice impressione".

Johann Sebastian Bach (Eisenach, 31 Marzo 1685 - Lipsia, 28 Luglio 1750): fu un compositore, organista, clavicembalista e maestro di coro tedesco del periodo barocco, di fede luterana, universalmente considerato uno dei più grandi geni nella storia della musica. Le sue opere sono notevoli per profondità intellettuale, padronanza dei mezzi tecnici ed espressivi e bellezza artistica.

Lev Sergeevic Termen (San Pietroburgo, 15 Agosto 1896 - Mosca, 3 Novembre 1993): fu un inventore sovietico, famoso per l'invenzione dell'omonimo Theremin, uno dei primi strumenti musicali elettronici.

Steve Jobs (San Francisco, 24 febbraio 1955) informatico e imprenditore statiunitense,  cofondatore e amministratre delegato della Apple inc. Noto per aver presentato sul mercato dal 21 Ottobre 2001, l'Ipod. Un lettore di musica digitale basato su hard disk e memoria flash.
Precisazione: molti non saranno daccordo con questo abbinamento poichè la Apple è stata accusata di aver "rubato" il brevetto del famoso lettore multimediale a Kane Kramer, il quale ritiene di aver avuto l'idea nel 1979 ma per mancanza di fondi il suo brevetto scadde pochi anni dopo.


"Musica, il più grande bene che i mortali conoscano. E tutto ciò che del paradiso noi abbiamo quaggiù." 
                                                           J. Addison

mercoledì 8 giugno 2011

Brevetto


Titolo originale: PIANO 
Inventore: ANTHONY G. CAUGHT
Data: 23 GIUGNO 1992
Numero brevetto:  5123321
Clicca per Brevetto completo su Google Patents


"Suonate con tutta la vostra anima e non come un uccello ben addestrato."
                                                                 J.S. Bach




sabato 14 maggio 2011

Origine delle note

Nel Medioevo, a causa della difficoltà nel memorizzare melodie, sempre più lunghe e complesse, sorge il bisogno di annotare sopra il testo dei segni, chiamati "neumi", per aiutare i cantori nell'esecuzione della linea melodica.

Fig.1: Alcuni neumi utilizzati in europa
Gli attuali nomi delle note, in uso ormai in ogni parte del mondo, risalgono al XII sec e sono da attribuirsi a Guido D'arezzo, infatti corrispondono alle sillabe iniziali dei primi sei versetti dell'inno (fig.2) Ut queant laxis(Clicca per file audio).

                « Ut queant laxis                                                         « Affinche i tuoi servi   
                   Resonare fibris                                                               possano cantare con voci libere
                  Mira gestorum                                                               le meraviglie delle tua azioni,
                  Famuli tuorum                                                               cancella il peccato,
                 Solve polluti                                                                   O Santo giovanni,
                 Labii reatum,                                                                  dalle loro labbra indegne
»
                 Sancte Iohannes »

Nel XVI sec la settima nota riceve il nome definitivo, Si, derivante dalle iniziali di Sancte Iohannes. Successivamente la prima nota Ut viene sostituita dal nome attuale Do, più semplice da pronunciare e derivante da Dominus, Il signore.

Fig.2: Spartito dell'inno Ut quaeant laxis




"Quando si compone della musica, si è all’interno di se stessi"
                                                                 Couture Charlelie

giovedì 12 maggio 2011

Hertz

Come è noto a tutti le corde di una chitarra, di un pianoforte, o di qualsiasi altro strumento a corde, quando messe in vibrazione, producono due nodi all'estremità ed un ventre al centro e lo spazio coperto dalla corda nel suo vibrare verso l'alto e verso il basso vieni chiamato ampiezza della vibrazione (fig.1).
fig.1: esempi di onde
Tali vibrazioni sono chiamate onde stazionarie.
Detto ciò è necessario introdurre l'unità di misura Hertz.
L'Hertz è l'unità di misura del Sistema Internazionale della frequenza, il cui simbolo è Hz. Un Hertz significa "uno al secondo" per esempio possiamo affermare che un orologio ticchetta a 1Hz.
Il periodo del tempo si trova con T = 1 / f e la frequenza con f = 1 / T.
Tale unità prende il nome dal fisico tedesco Heinrich Rudolph Hertz (1857-94) (fig.2).
fig.2: Henrich Rudolph Hertz

 Alcuni esempi:
  • 20 Hz in acustica è la frequenza minima udibile dall'uomo;
  • 50/60 Hz è la frequenza della normale corrente alternata delle prese elettriche;
  • da 80 a 108 MHz è la frequenza delle trasmissioni radio in FM;
  • 30 PHz è la frequenza dei raggi X.
Per conoscere tutti i multilpi dell'Hertz vi invito a leggere questa pagina di Wikipedia.



 "La musica è il solo passaggio che unisca l'astratto al concreto"
                                                                                         Antonin Artaud

martedì 10 maggio 2011

Organo della cattedrale di Winchester

Con il passare del tempo, fino ad arrivare al X secolo, in Inghilterra e in Germania la tecnica di costruzione degli organi ad aria era molto evoluta. Basti pensare al maestoso organo della cattedrale di Winchester, voluto dal vescovo Elfeg.  

fig.1: Cattedrale di Winchester

Pare che l’organo costruito per la cattedrale di Winchester, nel 950 circa, avesse 400 canne e 26 soffietti. Necessitava due suonatori e 70 uomini per azionare i soffietti. L’organo riscosse un successo incredibile tanto che la Regina Vittoria decise di organizzare una visita privata per ammirarlo.



"Lo scopo e fine ultimo di tutta la musica non dovrebbe essere altro che la gloria di Dio e il ristoro dell'anima"
                                                                               Johann Sebastian Bach

mercoledì 4 maggio 2011

Stampa musicale

Fig.1: Prima pagina del Harmonice Musices Odhecaton, 1501.

La stampa musicale ebbe origine con l'invenzione della stampa a caratteri mobili di Johann Gutenberg a Magonza nel 1438 e successivamente attraverso l'invenzione di un inventore marchigiano, Ottaviano Petrucci.
Petrucci inventò un sistema complesso chiamato a "triplice impressione" (1490-1495) basato su tre fasi:
  1. la prima fase consisteva nella stampa dei righi musicali;
  2. la seconda prevedeva la stampa delle note e dei vari simboli musicali;
  3. infine si stampavano le parole del testo musicale.
La difficoltà consisteva nel far combaciare perfettamente le tre parti per ottenere un risultato ottimale. Nel 1501 a Venezia fu stampato il primo componimento musicale, il "Harmonice Musices Odhecaton"(fig.1), tradotto "Cento Canzoni di Musica Armonica". In realtà erano presenti 96 chansons a tre e quattro voci composte da Agricola, Antoine Busnois, Josquin Desprez e altri compositori franco-fiamminghi.


"Devi amare per poter suonare." 
                                        Louis Armstrong



lunedì 2 maggio 2011

Organo idraulico

Fig.1: Organo idraulico di Ctesibio secondo la descrizione di Erone di Alessandria
L'organo idraulico (fig.1) è uno strumento antico che produce i suoni per mezzo dell'aria prodotta da un salto d'acqua che aziona un mantice. Il nome idraulico significa azionato ad acqua. La sua invenzione si deve allo scienziato greco, Ctesibio, un ingegnere del periodo ellenistico. Questo fu il primo strumento musicale a tastiera e fu l'antico predecessore del moderno organo a canne.
Il più famoso (clicca per info) organo idraulico è quello di Villa d'Este (fig.2) a Tivoli risalente al XVI sec.
Fig.2: Ninfeo dell'organo idraulico del palazzo del Quirinale.
Per maggiori informazioni e/o curiosità riguardo il funzionamento dell'organo idraulico vi rimando a questo sito e segnalo il seguente libro:

Titolo: Il ripristino dell'organo idraulico del Quirinale;
Autore: Antonio Latanza;
Anno di pubblicazione: 1995;
Editore: Ist. Poligrafico dello Stato.



"I gesti dicono poco; le parole un pò di più; la musica tutto"
                                                                Anonimo

mercoledì 27 aprile 2011

Iconografia della Musica

ARTE
Opera: "I musici";
Autore: Michelangelo Merisi da Caravaggio;
Data: 1594-1595;
Tecnica: Olio su tela;
Dimensioni: 92 x 118,5 cm;
Museo: Metropolitan Museum of Art, New York.

INNOVAZIONE
Theremin (clicca per video)- Nel 1919 Lev Sergeevic Termen inventa il primo strumento musicale elettronico, il Theremin
COPERTINA DI UN LIBRO
Chamber Music - Prima raccolta di poesie pubblicate da James Joyce nel 1907

FRANCOBOLLO
Francobollo raffigurante Ludwig van Beethoven emesso in India nel 1970;
Valore: 20 Rupie indiane;
Emesso in commemorazione del bicentenario della nascita di Beethoven.

FUMETTO

G. Berardi – I. Milazzo, Ken Parker – Diritto e rovescio, n. 36, op. cit., pag. 56
FILM
Titolo originale: The Blues Brothers;
 Paese: USA;
Anno: 1980;
Regia: John Landis;
con John Belushi, Dan Aykroyd, James Brown, Cab Calloway, Ray Charles, Aretha Franklin.


ARTICOLO DI GIORNALE
Gli strumenti della musica - Articolo scritto da Massimo Mila e apparso su "La Stampa" il 08/06/1978, numero 130, anno 112 - pagina 3

"Tutto quel che suona è musica"
                                      Cage John

mercoledì 20 aprile 2011

Decibel

Il decibel è l’unita di misura convenzionale con la quale si misura il livello sonoro.
Non è possibile misurare il suono in W perciò nasce una misurazione di tipo logaritimico.

Il decibel (dB) è definito come: 10 * log10 P/P0

dove P è la misura in Pa della pressione sonora e  P0 è il livello standard di riferimento, cioè il livello minimo di udibilità stabilito in 20 micro pascal, essendo questo il più piccolo valore di pressione in grado di produrre una sensazione sonora in un orecchio normale.

Scala Decibel con esempi


La sensibilità dell’orecchio umano, considerata nella sua estensione massima, va dai 16-20 Hz ai 16-20 kHz. Naturalmente questi limiti non sono arbitrari e variano da individuo ad individuo e subiscono variazioni in base all’età. Ma non solo, l’orecchio umano presenta sensibilità diverse alle varie frequenze, cioè due suoni che hanno lo stesso livello di pressione sonora, a diverse frequenze possono provocare diverse sensazioni sonore. Tale comportamento differenziato si evidenzia con la famiglia delle curve isofoniche (fig.1), cioè curve ricavate statisticamente e mostrano che la zona di maggior sensibilità uditiva è compresa tra i 1000 e i 4000 Hz.

Fig.1 Curve isofoniche

"La musica è il miglior mezzo per sopportare il tempo"
                                                                                Wystan Hugh Auden

sabato 16 aprile 2011

Pitagora e la musica

La tradizione attribuisce a Pitagora la scoperta della progressione armonica delle note della scala musicale (almeno come noi la intendiamo nel mondo Occidentale dato che esistono differenti modi di notazione musicale, come ad esempio nella musica araba). Pitagora constatò che gli intervalli musicali e l’altezza delle note corrispondono alla lunghezza relativa delle corde in vibrazione. In pratica, dividere una corda tesa in base a numeri interi consecutivi genera suoni armoniosi e piacevoli, “consonanti”.
Fig.1: Pitagora (Samo, 575 a.C. - Metaponto, 495 a.C.)

Al contrario, se due note (due differenti vibrazioni) sono scelte a caso e vengono emesse contemporaneamente, il suono che ne risulta è “dissonante”. Solo poche combinazioni sono gradevoli, pochi intervalli sono consonanti.Così Pitagora, utilizzando delle semplici corde che egli faceva vibrare, scoprì che l’unisono si ottiene quando le lunghezze di due corde sono identiche (rapporto di 1:1), l’ottava quando le corde sono una la metà dell’altra (1:2), la quinta in rapporto di 2:3 (ovvero, se una la vibrazione di una corda di una data lunghezza produce un DO, una corda lunga i 2/3 della precedente produce un SOL), realizzando in questo modo la Scala Pitagorica, fig.2.

Fig.2: Scala Pitagorica

Per ulteriori informazioni vi rimando a questo documento di Nicola Chiriano, "Pitagora e la musica"


"La musica è il miglior mezzo per sopportare il tempo."

                                                       Wystan Hugh Auden

giovedì 14 aprile 2011

Musica e letteratura: la Bibbia

Nel primo libro delle Cronache della Bibbia, datato intorno al 330 - 250 a.C., si trova uno dei primi riferimenti alla musica e ad alcuni strumenti gia analizzati in questo blog.

"Quindi Davide, insieme con i capi dell'esercito, separò per il servizio i figli di Asaf, di Eman e di Iduntun, che eseguivano la musica sacra con cetre, arpe e cembali [...]"  (1Cr 25:1)
Nota: il cembalo si riferisce ad uno strumento musicale (fig.1) a corde risalente al 300 a.C., meglio noto come salterio.

fig.1 Suonatori di salterio o cembalo



"La musica tradizionale è basata su esagrammi. Proviene dalle bibbie, da epidemie e carestie, e gira intorno alla morte"
                                                                                   Bob Dylan 


martedì 12 aprile 2011

Acustica delle caverne

Graffiti rupestri
 Riguardo questo argomento vi segnalo un interessante articolo di Andrea Bettini pubblicato su "La Repubblica" il 2 luglio del 2008.

"ROMA - Migliaia di anni fa, alla luce tremolante delle torce, gli antichi abitanti della Francia si radunavano nelle caverne, in spazi decorati da pitture rupestri. Lì probabilmente cantavano e suonavano perché i luoghi, a quanto pare, non erano scelti a caso: i segni sulle pareti venivano realizzati dove l'acustica era migliore. Le cavità dove ancora oggi si possono ammirare scene di caccia e raffigurazioni di animali, insomma, erano le prime sale da concerto.

Che molte pitture rupestri avessero un significato religioso è chiaro da tempo. Non è quindi strano che nelle loro vicinanze si svolgessero dei rituali. Iegor Reznikoff, dell'Università di Parigi X, è però andato oltre, trovando una correlazione tra alcune caratteristiche delle grotte e la presenza di queste opere d'arte preistorica. Un legame che mette in luce aspetti particolari della vita dell'epoca.


Reznikoff, che domani a Parigi parlerà delle sue ricerche durante il convegno internazionale Acoustics'08, è uno specialista nello studio delle proprietà acustiche degli edifici antichi. "La prima volta che mi è capitato di entrare in una caverna - racconta a Discovery News - ho controllato la risonanza in più punti e la domanda è sorta velocemente: c'è una relazione con la posizione delle pitture?".


Il ricercatore ha quindi deciso di inoltrarsi in alcune delle più note grotte francesi, come quelle di Niaux o di Arcy-sur-Cure. Lì ha condotto una serie di test sonori per individuare, ad esempio, le zone con eco migliore e quelle dove il suono si propaga meglio.


La conclusione di Reznikoff è che gli artisti preistorici tenevano in grande considerazione l'acustica delle caverne, un aspetto che conoscevano bene perché spesso ascoltare il rimbombo della propria voce è l'unico modo per orientarsi nei cunicoli bui e capire cosa ci sia più avanti. In base alle sue rilevazioni, la localizzazione e la densità delle pitture rupestri è direttamente proporzionale alla "qualità sonora" del luogo: la maggior parte delle opere d'arte preistorica in quelle cavità si trova cioè nei punti migliori per cantare e suonare. E dove l'acustica era buona ma dipingere era impossibile, ad esempio in passaggi stretti, venivano tracciate delle linee rosse.



Arti visive e musica, all'epoca, erano insomma strettamente collegate. Una parete adatta, sembrano suggerire i risultati dello studio, non era sufficiente per dare il via alle decorazioni. In quei luoghi, per fini religiosi o di altro genere, si doveva anche cantare o suonare e magari, nella penombra, ascoltare nell'eco la risposta della roccia. "





"La musica è il genere di arte perfetto. La musica non può mai rivelare il suo segreto più nascosto"
                                                                                                                          Oscar Wilde 

venerdì 8 aprile 2011

Strumenti a percussione


Lo strumento a percussione è uno strumento musicale che suona quando percosso, colpito, agitato dalle mani del musicista, o attraverso appositi strumenti quali bacchette, spazzole o battenti.
Come abbiamo visto nei post precendenti l'uso degli strumenti a percussione accompagna l'uomo dalla notte dei tempi.
Esistono due tipi di strumenti a percussione: i membranofòni (fig.1; clicca per video) e gli idiofoni.
fig.1 Vari esempi di membranofoni
I membranofoni producono il suono attraverso le vibrazioni di una membrana tesa, come avviene nei tamburi. La membrana è costruita con materiali differenti da cultura a cultura e in base all'epoca storica, in era paleolitica era ricavata da pelle animale, naturalmente ai giorni nostri sono utilizzati materiali sintetici.


fig.2 Il triangolo: un'idiofono a suono indeterminato

 La seconda famiglia degli strumenti a percussione è costituita dagli idiòfoni cioè strumenti musicali costruiti con materiali diversi, per esempio il metallo (piatti e tringoli fig.2), il legno (nacchere; clicca per video), granelli contenuti in oggetti cavi (maracas; clicca per video) o materie plastiche.

Inoltre gli strumenti a percussione si suddividono in strumenti a suono determinato, che sono suonati controllando la nota prodotta, mentre quelli a suono indeterminato sono utilizzati con funzione di abbellimeno e scansione dei ritmi.




               "La musica è una rivelazione, più alta di qualsiasi saggezza e di qualsiasi filosofia"
                                                                                                                           Ludwig van Beethoven
                                       
                                                                                                               

Musica nell'antica Grecia

Lezione di musica
 Nella storia della cultura occidentale, l'antichità greca ha rappresentato un modello dal punto di vista dell'architettura, della scultura e della letteratura. diversamente è avvenuto per la musica, infatti ci sono pervenuti solo alcuni frammenti e di difficile interpretazione. Alla tradizione greca dobbiamo riconosce l'invenzione del sistema diatonico cioè la scala di sette suoni e gli intervalli di tono-semitono.
fig.1 Suonatore di aulos

In linea di massima, possiamo distinguere tre grandi periodi all'interno della cultura musicale greca:

1- Periodo arcaico: dalla fine del VIII sec ai primi del VII sec a.C.
2- Periodo classico: dal VI sec al IV sec a.C.
3- Periodo ellenistico-romano: dal IV sec fino al 146 a.C.
fig.2 Musa con cetra

Come per il periodo preistorico ci sono pervenuti solo alcuni frammenti, quindi non siamo in possesso di prove dirette, ma attraverso opere di pittura e di scultura sappiamo che gli antichi greci producevano vera e propria musica.
fig.3 Flauto di Pan

Gli strumenti maggiormente utilizzati erano a corda e a fiato: ricordiamo l'aulos (fig.1; clicca per video), lo strumento privilegiato dalla divinità Dionisio; la cetra o lira (fig.2; clicca per video), ritenuta sacra per il culto di Apollo e il flauto di pan (fig.3), formato da 7 canne disposte una vicino all'altra.
Tra gli strumenti a percussione ricordiamo i tamburi, i cimbali e i sistri.

Per ulteriori informazioni e/o foto vi rimando a questi documenti (doc.1; doc.2) sulla musica greca.

 
"La musica può donare delle ali ai vostri pensieri e illuminare la vostra anima di una luce eterna"
                                                                                                                                   Platone

giovedì 7 aprile 2011

Walter Maioli e la paleorganologia

Waler Maioli in una delle sue esibizioni
Waler Maioli (clicca per ulteriori info) nasce a Milano nel 1950, artista, ricercatore e specializzato in archeologia sperimentale, da più di 35 anni si occupa dei suoni e delle musiche della natura, della preistoria e dell'antichità. Specialista in paleorganologia (clicca per ulteriori info e foto), cioè la scienza che studia l'origine degli strumenti musicali, è compositore, flautista e pluristrumentista.

Le origini: il suono e la musica di Walter Maioli

"In conclusione, dopo trent’anni e più di sperimentazioni posso affermare che gli strumenti musicali preistorici hanno delle straordinarie qualità acustiche  che vanno letteralmente oltre quelle dei normali strumenti musicali. Possono produrre e suggerire musiche dai suoni microscopici , impalpabili e sottilissimi, personali, come quelli delle pietre sfregate o degli archi a bocca sino a giganteschi boati che entrano nel paesaggio. Frequenze sonore estreme dagli infrasuoni dei rombi agli ultrasuoni di sonagliere di conchiglie e fischietti."
                                                                                                                                Walter Maioli

Musica nella preistoria

La musica preistorica è la forma primordiale di musica ( 40000 anni fa circa ) che veniva prodotta in tempi antichi dalle popolazioni umane. Naturalmente non esistono, o per lo meno, non siamo in possesso di prove dirette del fatto che esistessero popolazioni della specie Homo, in grado di produrre suoni e per estensione, musica.
fig.1 Sonagli di conchiglie
Vi sono varie ipotesi sull'origine della musica e sui motivi per cui sia nata. Forse per imitare suoni e rumori naturali (ad esempio i rumori dell'acqua, del vento, etc.) che si credeva manifestassero l'esistenza degli spiriti. Quindi la musica ne avrebbe imitato anche l'effetto, quale per esempio la buona riuscita di una battuta di caccia.
fig.2 Strumento della famiglia dei raschiatori

Gli scavi archeologici sul periodo paleolitico hanno portato alla luce vari strumenti a percussione che venivano utilizzati in misura maggiore dai cacciatori, tra questi troviamo: i sonagli (fig.1), cioè piccoli oggetti quali noci,conchiglie, semi, denti di animali legati insieme da una cordicella derivata da budella animale e i sonagli di zucca cioè zucche vuote riempite di sassolini o semi.
Un'altra famiglia di strumenti rinvenuti sono i raschiatori (fig.2), ovvero strumenti dentellati ricavati da gusci, bastoni, conchiglie ed ossa che si raschiavano con un secondo oggetto rigido. E successivamente i primi strumenti a fiato: flauti a tacca, flauti a fessura (fig.3), trombe (fig.4; clicca per suono) ricavate da conchiglie(clicca per suono), ossa e corna animale.
fig.3 Flauto a fessura ricavato da una tibia di cervo
fig.4 Tromba ricavata da un corno

Strumenti particolari e più complessi sono rappresentati dall'arpa di terra e dall'arco musicale.
L'arpa di terra era ricavata scavando una buca nel terreno e ricoperta di corteccia d'albero. Sopra di essa si tendeva una corda, ottenuta con budella animali, e facendola vibrare si otteneva una curiosa risonanza. L'arco musicale, invece, era formato da un ramo flessibile ( per esempio il nocciolo) curvato tramite una corda tesa e tra le due estremità si trovava un risuonatore a zucca ( cioè una primordiale cassa di risonanza) destinato ad ampliare il suono della corda che veniva pizzicata.
Questi due strumenti possono essere definiti come gli antenati degli strumenti a corda attuali.

Per altre informazioni e/o foto vi invito a visitare questo sito di archeologia sperimentale.

               
   "La musica è l'alimento dell'amore"
                                                                            William Shakespeare

martedì 5 aprile 2011

Definizione

Volendo dare una definizione prettamente scientifica,  la parola musica possiamo definirla come l'arte e la scienza dei suoni e del tempo. Si tratta di arte in quanto è costituita da un complesso insieme di norme e pratiche che determinano gradevoli effetti sonori in grado di comunicare emozioni diverse ad ogni individuo; si tratta di scienza in quanto è alla base di studi sulla nascita, l'evoluzione, l'analisi e sulla struttura della musica.
Generalmente i suoni vengono generati attraverso il canto o mediante gli strumenti musicali che, attraverso i principi della fisica acustica, permettono la percezione da parte di un individuo.


"La musica è l'armonia dell'anima"
                                                      Alessandro Baricco

domenica 3 aprile 2011

Etimologia

L'origine e l'esatta etimologia della parola musica non è stata ancora identificata nonostante ci siano numerosi dibattiti su questo argomento.
fig.1 Clio, la storia; Thalia, la commedia; Erato, la poesia amorosa; Euterpe, la poesia lirica

fig.2 Polimnia, il mimo; Calliope, la poesia epica; Tersicore, la danza; Urania, l'astronomia; Melpomene, la tragedia.
La teoria più accreditata resta comunque in collegamento con la lingua greca. Etimologicamente il termine musica deriva dall'aggettivo greco μουσικός/mousikos, di chiaro riferimento alle figure delle Muse di origine greca e latina, con un collegamento alla tecnica, anch'esso derivante dal greco τέχνη/techne. Originariamente il termine non indicava una particolare arte, bensì tutte le arti delle Muse (che come sappiamo erano nove e ognuna rappresentava un'arte in particolare fig.1-2), e si riferiva a qualcosa di perfetto ed ideale.

E' possibile trovare l'etimologia della parola Musica tratta dal dizionario a questo link.


                    "I poeti che non s'interessano alla musica sono, o diventano, cattivi poeti"
                                                                                                                                            Ezra Pound

sabato 2 aprile 2011

Dizionario

Prima di cominciare a scoprire la tecnica e la storia alla base della musica, è necessario conoscere le varie traduzioni nelle lingue piu importanti. Dalle più antiche alle più moderne.

musica.............................................( Italiano )
music...............................................( Inglese )
musique...........................................( Francese )
μουσική..........................................( Greco )...........................................pronuncia: "musiché"
muziek.............................................( Olandese )
Musik...............................................( Tedesco )
música..............................................( Spagnolo )
musĭca, -ae........................................( Latino )
音乐.................................................( Cinese, han semplificato ).............pronuncia: "Yīnyuè"
音樂.................................................( Cinese, han tradizionale )..............pronuncia: "Yīnyuè"
음악.................................................( Coreano ).......................................pronuncia: "eum-ag"
音楽............................................(Giapponese)...............................pronuncia: "Ongaku"
музыка.......................................(Russo).......................................pronuncia: "muzyka"
मूसी................................................(Hindi).................................. ....pronuncia: "Mūsī"

                   
                                               "Senza musica la vita sarebbe un errore"
                                                                                                        Friedrich Wilhelm Nietzsche





venerdì 1 aprile 2011

Introduzione

La musica nel mondo è sempre esistita, forse anche da prima che se ne avesse una testimonianza. Ogni cultura ed ogni popolazione ha sempre avuto una sua forma di musica che si è protratta fino ai giorni nostri, dalle popolazioni antiche come gli egizi e greci fino ad arrivare ai giorni nostri con i più svariati gruppi musicali. Nonostante questo tutte le popolazioni sono accomunate delle forti emozioni che la musica riesce a regalare.

                            "La musica è una delle vie per le quali l'anima ritorna al cielo"
Torquato Tasso